lunedì 28 marzo 2011

DAL BLOG " PENSATOIO " DI SELVAGGIA LUCARELLI

La moda, l'arancio e il Maligno


 

28.03.11

E niente. Ce l’hanno fatta anche ‘sta volta.
Io li detesto, gli stilisti. Detesto le mode. Le tendenze. Tu arrivi a trentasei anni suonati con le tue certezze incrollabili (carboni ardenti o ballerine? Carboni ardenti. I pantaloni col cavallo basso? Piuttosto impalamento lento e doloroso su una stampella Zara. Che ne pensi del raso? Che va bene per Barbie Rapunzel, per le bomboniere assieme al macramè e per la Panicucci).
Insomma. Te ne stai lì, serena, alla vigilia di cambiamenti climatici apparentemente trascurabili quali l’avvento della stagione primavera /estate e senza nemmeno avere il tempo di accorgertene Lei, l’infame, belzebù, il Maligno, la TENDENZA, comincia a lavorarti ai fianchi. E non c’è scampo. Se è deciso che nella stagione autunno/inverno 2012 ci dovrà piacere la stola di criceto fucsia, noi non solo ce la faremo piacere ma la indosseremo anche con sommo diletto. Se è deciso che il pezzo forte della primavera/estate 2014 è il mantello di Batman portato sul trikini zebrato e il calzino antiscivolo De Fonseca, noi, dopo dieci minuti scarsi di scetticismo iniziale, passeggeremo per Formentera agghindate così. Di fronte al martellamento psicologico di Circe, del Maligno, della TENDENZA, i nostri dogmi stilistici si sgretolano come l’ormone di fronte a Lucio Dalla in burlesque con copri capezzoli Swarovsky.
Beh signori, quest’anno la Tendenza s’è superata. E’ riuscita in un’impresa impossibile: ce l’ha fatta anche con l’arancione. E non solo. Ha sdoganato una serie di colori fino a ieri inammissibili anche su un carro allegorico al Carnevale di Rio de Janeiro. Per non parlare della legittimazione irresponsabile di fantasie e modelli che fanno ufficialmente e insindacabilmente della primavera/estate 2011 il peggior momento storico per la moda femminile dopo l’avvento del pinocchietto elasticizzato, delle Birkenstock argento e dell’intimo Seduzioni Diamonds di Valeria Marini.
Ma andiamo con ordine e analizziamoli uno ad uno, gli irrinunciabili obbrobri della Tendenza primavera/estate 2011:
i colori, appunto. Dunque. Se siete donne da colori sfumati e tinte pastello, se amate il beige e il panna, il mio consiglio è quello di recarvi nel supermercato di zona al calar del sole avvolte in una burqa, fare provviste di cibo, acque e generi di prima necessità e di blindarvi in casa fino a settembre in attesa di tempi migliori. Perché quest’anno i colori non sono colori, NO. Sono destri di Apollo Creed in piena faccia. La cara vecchia scala cromatica, ora lo sappiamo, era a soffietto. Lei, la Tendenza, l’ha richiusa in un attimo per aprirci la nuova, maestosa, pirotecnica rosa di proposte cromatiche che prevede la supremazia assoluta dell’Arancio. E parliamone, di ‘st’arancio. Diciamolo che c’ha sempre fatto schifo, a tutte, indistintamente, l’arancio. Che se fino al venti marzo c’avessero detto “L’arancio o Barabba?” avremmo gridato in coro “Barabba!”. Che se fino al venti marzo giravi vestita arancio in Montenapoleone ti chiedevano di riasfaltare il marciapiede e ora passi pure per una donna assai stilosa. E sopportiamo le peggiori umiliazioni, in nome dell’arancio. Entriamo nei negozi e se ci azzardiamo a chiedere qualcosa di arancione, la commessa ci guarda come fossimo una pantegana da sei etti che riemerge grondante melma dalla cloaca massima, e ci specifica col sopracciglio alzato: “Di arancione non c’è nulla, ma abbiamo parecchie cose sulla tonalità mandarino.”. L’arancione quest’anno si chiama mandarino, segnatevelo. Lei, il Maligno, la Tendenza, ha deciso che la promozione ad agrume di Sicilia nobilita, per cui non vi azzardate a cercare varianti creative, ad entrare in una boutique e chiedere una camicetta color “patonza della Brambilla” o “tinta di Michele Mirabella” perché passereste per eversive o pezzenti e non è raccomandabile, soprattutto a Milano, dove la pena prevista per gli svarioni stilistici è particolarmente crudele. Si passa dall’obbligo di scrivere un editoriale credibile di sessanta righe in cui si spiega in maniera convincente il perché Lapo Elkann sia "the best dressed man" nonostante sembri il gatto Garfield in doppiopetto, all’obbligo,nei casi più gravi, di trascorrere un giorno di shooting con la simpaticissima fashion blogger Chiara Ferragni. Roba che è meglio la miniera siberiana (non la possono mandare a presidiare la fusione del nocciolo in Giappone, la Ferragni?).

E archiviata la questione arancione, non è che con gli altri colori della stagione vada tanto meglio. Altro must assoluto è il fucsia. Ovvero: altro colore che ha sempre fatto schifo a tutte. Unanimemente. Una delle rare cose su cui le donne si trovano insolitamente d’accordo, a parte l’assoluta magnificenza di Johnny Depp e la clamorosa intrombabilità della moglie. E le gambe a X della Marcuzzi, come dimenticare. E non è che il fucsia e l’arancione facciano tendenza, separatamente. A targhe alterne. No, no. Abbinali e sarai stilosissima. Gli ultimi ad averli accostati, il fucsia e l’arancio, sono stati i Righeira nel video di “No tengo dinero” ma fingiamo di dimenticarlo. E mescoliamoli anche con gli altri colori, perché no. Tutti rigorosamente fluo, mica pastello, eh. Il giallo (limone), il verde (prato, ma di Fukushima), il turchese (modello “volevo suicidarmi col viagra”) e ancora il ciliegio, il petrolio e tutte le tonalità più minchione che possano venirvi in mente che stanno all'eleganza come la compilation di Striscia la notizia sta alla musica, ma tant’è.
Poi c’è il capitolo “fantasie”. Siccome lei, il Maligno, la Tendenza, temeva che in fucsia e arancione non fossimo già sufficientemente ridicole e sgraziate, ha deciso che ci devono piacere anche le righe orizzontali. E i pois. Una roba che perfino Kate Moss, se si mette un pantalone fucsia su una maglia a righe orizzontali verdi e commette l’incauto atto di guardarsi allo specchio, esce dal tunnel delle droghe pesanti e entra dritta in quello della dipendenza da Somatoline notte.
E infine, ciliegina sulla torta, tripudio di giacche informi, senza linea, lunghe e con le maniche da risvoltare, come a dire: “Pezzo di cretina, ti sei messa ‘st’accozzaglia di colori, ora almeno abbi la decenza di occultare codeste nefandezze cromatiche indossando la giacca di Sbirulino.”. Ovviamente, sugli scaffali, è un pullulare, anche, di shorts. Perché lei, il Maligno, la tendenza, ci vuole catarifrangenti per attirare l’attenzione sulla cellulite che tracima dal pantaloncino inguinale. E ci vuole con le scarpe a punta. Con le maglie oversize. Con l’animalier. Con le pochette di plastica lucida.
Ci vuole, sostanzialmente, cesse. E se tu glielo fai notare, alla commessa, allo stylist, al giornalista di moda, che lei, il Maligno, non è che ci valorizzi un granchè in questa stagione, ti rispondono che dipende dalla personalità di chi l’indossa. Che è una di quelle risposte pregne tipo: “Ma tu con tuo marito non ci trombi più?”. “No vabbè ma sai, dopo tanti anni subentrano altre cose”. Ma subentra cosa? La filatelia? Il rubamazzo? L'arancio?
Personalissima previsione per settembre: gran bustoni di vestiti fluo alla Caritas. E il prossimo inverno il clochard più discreto sembrerà Cristiano Malgioglio nel video di “Sbucciami”.


Mantienimi: il libro di Selvaggia Lucarelli (Mondadori Editore

mercoledì 23 marzo 2011

GAETANO PERRONE's SHOES

L'estetica di questo marchio  trae ispirazione dal Sud , area di provenienza di G. L'amore per i colori,il gusto della ricchezza dei materiali e delle rifiniture , la ricerca di nuove proporzioni, l'insieme di tutto ciò per creare oggetti ,disegnati per una donna che desidera essere femminile e protagonista
G.ha iniziato il suo percorso con Antonio Berardi , che lo ha introdotto nel mondo della calzatura.
Ha poi collaborato con  Salvatore Ferragamo, dove ha maturato un'esperienza nel gestire la creazione di un'importante collezione ,portando una ventata di freschezza e modernità a dei prodotti molto classici. Ha dedicato gli ultimi dieci anni alle  scarpe e piccola pelletteria, collaborando con marchi come Sergio Rossi, Kenzo, Iceberg, Gianvito Rossi e Dior.
Ma la sfida più importante sono stati i tre anni da Alexander Mc Queen  a disegnare scarpe e accessori  , che fossero all'altezza della fama di Mc Queen.
L'esperienza acquisita negli anni e la conoscenza e attenzione ai dettagli , gli hanno permesso di disegnare la propria collezione con degli oggetti che possono essere visti come arte.



                                                                     

The aesthetic behind this brand draws inspiration from the land in the south native to G.
The love for colours, the taste for richness in texture and finishes, the search for new proportions , alla these features come toghether to create desiderable objects, disgned for a woman who wants to feel feminine and yet strong.
G. started experiencing with Antonio Berardi, and  leading the shoe department at Salvatore Ferragamo, he learned how to manage the creation of an important collection bringing some freshness and modernity into a classic product.
Dedicating the last ten years to shoes and leather goods, G. worked for many labels ,including Sergio Rossi, Kenzo, Iceberg, Gianvito Rossi, and Christian Dior.
However ,his three years at Alexander Mc Queen setting up shoes and leather good collections worthy of the Mc Queen name , have been the most challenging and rewarding.
The experience aquired over the years and  the knowledge of attention to details, have enabld him to design a range of very special objects one could view as art.

                                                                              
A few days ago I was in Milan and  I   had the opportunity to visit  the temporary showroom at the Hotel Milan 
                                                                           
                                                                          


                                                                                     
                                                                            
jade nubuk peep toe
                                                                              

                                                                            
suede  ballerina
                                                                                   
                                                                                    


rose gold soft calf platform sandal with matt gold sequin embroidery

nubuk court shoe
                                                                                   
black soft calf and star lace
                                                                                
I wish to thanks for her kindnessMrs Emanuela Galperti  Marketing and Sales 
These shoes are designed and crafted in Bologna

martedì 15 marzo 2011

IT WAS GEZELLIG!

The dutch word "gezellig "cannot be translated in any other language  and is used in variuos way. It means something like cosy, friendly or nice ,but it can also refer to time spent with loved ones or being very sociable.Things that can be "gezelling"are hanging out with friends, a bruin cafè, biking across the channels, a lovely and nicely decorated room in the house . I had all this ! my time in Amstredam was really "gezelling"!

 
La parola olandese "gezelling"non puo' essere tradotta in nessuna lingua , ed ha molti significati.Assomiglia al nostro carino, amichevole , o bello, ma può anche essere usato per il piacevole tempo passato con amici, o con persone a noi molto care.
Ma può anche essere "gezelling" bighellonare con le amiche, un  bel bar, bere un caffè  con i vicini, ed anche una stanza bella , ben arredata in casa.Io ho avuto tutto questo! i miei giorni ad Amsterdam  sono stati davvero "gezelling"

Spring  mood
                                       
 restaurant  d'vijff vliegen  (le 5 mosche)
                                                

my seat
Dutch  beauties   getting ready for party
tulips

clogs
the frozen fountain design - prinsengracht
vintage
ilv boutique  at prinsengracht 201
ilv  boutique
H&M
H&M  Amsterdam
very kind and lovely fashion journalist  I met at Bijenkorf ( I forgot her name)
Dutch designer
Laura Dols vintage shop  in de 9 straatjes
Laura Dols
vintage
Saturday morning
 
Noorderkerk market
www.Anne van Dijk nl
Anne Van Dijk
new kind of shop on Kalverstraat: the first toilet shop, a lavatory where one can also buy all sorts of products to use in the lavatory.
                                                          

mercoledì 9 marzo 2011

V.I.B or Very Important Blogger

I've realized that a V.I.B. has to travel a lot.....let's catch  the plane!
destination? Amsterdam


Ho notato che una V.I.B. deve viaggiare molto.....prendiamo un aereo!    destinazione ?   Amsterdam

KLM


luggage

                                                     
tulips
                                                         
 
Dutch "paparazzi" waiting for me
                                                    

Amsterdam   Singel
                                                         
a presto        coming soon                 the white cabbage


FACEBOOK BEAST



Zuckerberg's dog on facebook but blogger booted



Facebook founder Mark Zuckerberg and girlfriend Priscilla Chan 
have a new puppy named Beast. The dog has its own Facebook page. Facebook founder Mark Zuckerberg and girlfriend Priscilla Chan have a new puppy named Beast. The dog has its own Facebook page. (Facebook)

Beginning of Story Content

Chinese blogger and activist Michael Anti wants to know why he is less worthy of a Facebook account than company founder Mark Zuckerberg's dog.
Anti, a highly popular online commentator whose legal name is Zhao Jing, said Tuesday his Facebook account has been cancelled because he is using a pseudonym and not his real name.
He says his account was suddenly disabled in January when company administrators told him that Facebook has a strict policy against pseudonyms.
However, there is apparently no policy against poodlenyms, or any other type of dog names.
Zuckerberg recently set up a Facebook page for his new puppy, a small Hungarian sheepdog or puli called Beast, complete with photos and a profile.
The most recent post on Beast’s wall says: “I just took a dump and made Mark Zuckerberg pick it up. It was glorious.”
                                                              


Il blogger cinese Michael Anti  vuole sapere perchè  lui è ritenuto meno meritevole  del cane del  fondatore Mark Zuckerberg ,di avere un account su Facebook.
Anti un conosciutissimo giornalista e commentatore on line , che lavora  con questo nome,  il cui nome è Zhao Jing, dice che il suo account su Facebook  è stato cancellato poichè egli usa uno pseudonimo e non il vero nome.
Già a gennaio  era stato bloccato perchè l'amministratore della Compagnia gli ha comunicato che Facebook
ha delle regole molto severe che vietano l'uso di pseudonimi.
In ogni caso pare non ci siano restrizioni  per i barboncini,  i pastori ungheresi o ogni altro tipo si nome di cane.
Zuckerberg recentemente ha aperto una pagina su Facebook  per il suo nuovo cucciolo  di pastore ungherese col nome Beast, completo di foto e profilo.
In un recente post  Beast ' s dice :" ho preso una merda  e l'ho fatta raccogliere a Mark Zuckerberg. E' stato
grandioso".


                               
Beast
                                                                                     
Mark Zuckergerg
                                                                      
Beast
                                                                             

lunedì 7 marzo 2011

ITALY ON SALE ! BULGARI MOET HENNESSY LUIS VUITTON


Bulgari veste francese, siglata l'alleanza con il gruppo della moda Lvmh



                        "   ITALY  ON SALE "

Milano, 7 mar. (Adnkronos) - Alleanza fra Bulgari e il gruppo francese della moda Lvmh. Il cda della casa italiana ha approvato all'unanimità il progetto di conferimento a Lvmh della partecipazione di controllo della famiglia nel capitale sociale di Bulgari. Il gruppo della moda acquisisce così la maggioranza della casa italiana.


A seguito del concambio della totalità delle azioni Bulgari vincolate nel patto di sindacato, pari a circa il 50,43% del capitale, Paolo e Nicola Bulgari e Francesco Trapani diventeranno il secondo maggior azionista familiare in Lvmh.



                                                                      

I Bulgari e Trapani potranno designare nel cda di Moet Hennessy Louis Vuitton due consiglieri, di cui uno inizialmente senza diritto di voto. Francesco Trapani sara' l'amministratore con diritto di voto e sarà membro del comitato esecutivo e diventerà capo della divisione 'watches and jewellery'. Paolo e Nicola Bulgari rimarranno rispettivamente presidente e vicepresidente di Bulgari per sei anni.

"Abbiamo trovato in Bernard Arnault e nel gruppo che ha costruito tutti gli elementi necessari a garantire il futuro a lungo termine di Bulgari -commentano Paolo e Nicola Bulgari - la capacità di accogliere e raggruppare in una potente organizzazione marchi diversi, che possano così crescere e svilupparsi pur preservando la loro identità e la loro originalità, una cultura del tutto identica alla nostra, caratterizzata dalla ricerca estrema della qualità e dell'eccellenza, una perfetta armonia tra il controllo familiare del capitale, garanzia di una visione strategica a lungo termine, e un'apertura al mercato di Borsa che serva da stimolo per la gestione e garantisca allo stesso tempo la liquidità per gli azionisti della famiglia''.

"L'ingresso in Lvmh consentirà a Bulgari di rinforzare il suo sviluppo su scala mondiale e di realizzare sinergie significative soprattutto nell'ambito degli acquisti e della distribuzione", afferma l'ad di Bulgari Francesco Trapani. "Quella di oggi - continua - è una tappa importante sia per la nostra famiglia sia per Bulgari che giunge in un momento di forte crescita dei ricavi. Vorrei aggiungere che per me è un grande onore che mi sia affidata la responsabilità delle attività 'Orologeria - Gioielleria' di Lvmh che include marchi prestigiosi quali Tag Heuer, Chaumet, Zenith, Hublot, Fred e De Beers. Bulgari e questi marchi saranno in grado di investire e innovare ulteriormente per diventare il leader mondiale nel segmento dell'alto di gamma"
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