venerdì 27 marzo 2015

Moda Operandi & Lauren Santo Domingo




Lauren Santo Domingo  è senza dubbio una delle donne più affascinanti ed influenti della società  americana. Modella per Sassy prima, ha poi collaborato con Oscar della Renta; musa di  designers come Proenza Shouler,Eddie Borgo,Nina Ricci, Paul Andrew. Ha posato per Annie Leibovitz, Mario Testino.E' apparsa su Vogue,Vogue Paris , Vogue Spain, Vanity Fair, WSJ Magazine . Dal 2005 per Vogue è contributing editor. LSD come viene chiamata  è accreditata come una delle donne più influenti in fatto di stile. Dal 2010 è co/fondatrice di Moda Operandi il famoso sito web dove è possibile acquistare i capi più trendy dalle sfilate . Nel  settembre del 2014 inaugura il nuovo showroom di  Londra. Nel nuovo elegante atelier di M'O come lei ama chiamare Moda Operandi, le clienti posso vedere e prenotare  direttamente le ultime novità in fatto di  moda, gioielleria o collezioni vintage molto particolari. Lauren Davis proviene da una ricca famiglia ed è cresciuta nel Connecticut. Nel 2008  a Cartagena ( Colombia) sposa, con un matrimonio da favola  il ricchissino industriale discografico Andres Santo Domingo.Lauren ha due bellissimi bambini e si divide fra Parigi dove ha una elegantissima casa nel quartiere Saint Germain ,Londra ,Cartagena e naturalmente New York.



                                                 “My goal is to allow women to shop like an editor.”










Giambattista Valli



Yimmy Choo





giovedì 26 marzo 2015

Yalanci tavuk göğsü




                          Finto budino di pollo

                                              Ricetta turca






L'arrivo della primavera qui in montagna è solo una data sul calendario, piove fa freddo e uscire di casa è un opzione poco interessante, le giornate scorrono pigramente, qualche bel libro, il pc, lunghe chiaccherate e lunghe ore passate ai fornelli a cucinare , fin qui nulla di  strano penserete voi..... il vero problema è che nessuno ha voglia di uscire a fare la spesa  ( il nessuno sono io , e  questo è per me un problema ricorrente), così sfido me stessa a riscoprire piatti con ingredienti semplici che non mi costringano al rituale del carrello al supermercato . Ieri pomeriggio" la voglia di qualcosa di buono" si è fatta  sentire prepotentemente ,ma la  dispensa è sguarnita, cosa si fa ? ....pensa e ripensa...poi .... la grande idea : il delizioso  budino di Istanbul ! 
Vi devo  confessare che in Turchia l'ho assaggiato solo l'ultimo giorno della mia vacanza ( pentendomi amaramente di non averlo fatto prima) poi arrivata a Udine l'amica turca di mia figlia mi ha dato la ricetta .

La ricetta ( facilissima)  in fondo al post
















Finto  budino di pollo                       20 minuti preparazione + raffreddamento

1 lt.   latte 
200   gr. zuccher0
2 1/2 cucchiai du burro 
130   gr. farina ( io metto 100gr. di farina e  30 gr. di mazeina o fecola)
sale q.b. 

                                                            Esecuzione

In una pentola mettete il latte con lo zucchero e fatetelo scaldare finche lo zucchero si scioglie , lasciate raffreddare .
In un altra pentola  fate sciogliere il burro  senza farlo rosolare) ed aggiungete la farina mescolando bene   ( il famoso roux bianco).
Su questo composto versate il latte che nel frattempo si sarà raffreddato, e mescolate bene con una frusta per evitare che si formino grumi . 
Mettete poi a cuocere a fuoco dolce , e fate bollire sempre mescolando per 5 minuti , finchè vedrete che il composto di addensa . Spegnete il fuoco e fate raffeddare . Quando il budino sarà freddo, frullatelo con le fruste elettriche, per renderlo più soffice e meno  colloso ( se avete fretta, non fatelo e versatelo direttamente nello stampo ...ma non dite che ve l'ho detto io ) .
Per questo tipo si budino vi consiglio uno stampo  rettangolare  in silicone , ma se non lo avete usate un pirex , perchè poi verrà rovesciato su un piatto di portata, decorato e servito a fette .
Il budino DEVE  stare in frigo per 2/3 ore nella parte più fredda , meglio se lo servite il giorno dopo , o lo preparate al mattino per la sera . 
Dopo averlo rovesciato nel piatto potete ricoprirlo con una spolverata di  cannella , o scaglie di cioccolato come ho fatto io , o una salsa di frutta.  
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Photo : Ave Mottes . Pinterest  Weheartit

sabato 21 marzo 2015

Veloutè de choux-fleur

                      

 

                 La vellutata di  cavolfiore

 

Da qualche giorno sono in montagna dalla mamma in Trentino: queste giornate sono dedicate al relax alle lunghe chiaccherate alla trasgressioni culinarie con quella che io chiamo la " comida de mama" . La cosa più mondana della mia routine quotidiana  è la passeggiata  fino ai negozi di alimentari per fare la spesa; l'offerta rispetto ai fornitissimi negozi di città è molto limitata, ma questo è uno stimolo ad uscire dalla routine e cucinare qualche piatto dimenticato. Ieri, vedendo dei cavolfiori ho pensato che avrei  preparato la vellutata  che piace molto a mia mamma e stranamente anche a me! Un piatto veloce che regala grandi sorprese,  in quanto il sapore marcato che sprigiona il cavolo durante la cottura  nella vellutata viene sostituito da  un gusto veramente delicato, e molto gradevole . 
La ricetta la trovate in  fondo al post
                                                                                                                                                                                                                                                                               




Miù Miù




Missoni
Yimmy Choo




Givenchy
Delfina Deletrezz


roux


Alexander Mc Queen





Kayu











Ricetta  per 4  persone                      tempo  di esecuzione 1 ora circa

1 cavolfiore di  circa 700    gr. 
1 e 1/2    di   acqua  ca.
35 gr. di burro 
35 gr. di farina o mazeina 
sale q.b.
pepe q.b. 
1/2 dado vegetale 
crostini di pane 


Lavate il cavolfiore , togliete le foglie verdi e con l'aiuto di un coltellino tagliate le cimette : Mettetele in una pentola con i bordi alti con acqua tiepida e fatele cuocere per circa venti minuti .
Nel frattempo preparate il roux : per chi non lo sapesse il ruox può essere bianco , biondo  o  un roux preparato a freddo e serve come base per la bechamel , per  le vellutate o per addensare i sughi. Noi prepareremo un roux bianco  :mettete  una pentola sul fuoco basso e fate sciogliere il burro facendo attenzione che non prenda colore appena è sciolto aggiungete mescolando con cura la farina o la mazeina che avrete precedentemente setacciato , quando il composto sarà pronto spegnete il fuoco. Nel frattempo i nostri cavolfiori saranno cotti , frullateli bene con un mixer ad immersione , e versate il composto nel roux che avrete precedentemente preparato facendo attenzione di mescolare con cura vedrete che il ruox darà la giusta densità e consistenza al frullato di cavolfiori che altrimenti sarenne troppo liquido.  Aggiustate di sale e servite aggiungendo una leggera spolverata di pepe , parmigiano e  i crostini di pane, che io preparo passandoli velocemente in una pentola leggermente imburrata e  lasciandoli dorare ,







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mercoledì 18 marzo 2015

Fabergè e le uova di Pasqua





Perchè a Natale si possono scrivere le letterine invece a Pasqua se non sei una zarina ti devi accontentare di un uovo Kinder o di coniglietto della Lindt?







Comperato casualmente  in una bancarella ad  un mercatino di antiquariato
 Le uova Fabergè sono state una realizzazione di alta gioielleria, ideata presso la corte dello zar di tutte le Russie, grazie a Peter Carl Fabergè, gioiellere e orafo russo, divenuto particolarmente noto per questi manufatti realizzati secondo lo stile delle uova di Pausqua. Fra il 1885 e il 1917, all'approssimarsi della Pasqua , furono realizzate ben 57 di queste uova  in oro , pietre preziose e materiali pregiati.  Fabergè e i suoi orafi progettarono e realizzarono il primo uovo nel 1885,commissionato dallo zar Alessandro III di Russia come sorpresa di Pasqua per la moglie Marija Ferodovna. .La zarina fu così contenta di questo regalo che Fabergè fu nominato da Alessandro " gioielliere di corte", e fu incaricato di fare un regalo di Pasqua ogni anno da quel momento in poi con la condizione che ogni uovo doveva essere unico e doveva contenere una sorpresa: A partire dal 1895. anno in cui morì Alessandro III e salì al trono il figlio Nicola II vennero prodotte due uova ogni anno, uno per la nuova zarina Aleksandra Fèdorovna Romanova e uno per la regina madre. Nessun uovo venne fabbricato nel 1904 e nel 1905 per via delle restrizioni inposte dalla Guerra russo-giapponese



Peter Carl Fabergè  1846 -1929


primo uovo Fabergè 1885


Uovo del Cremlino 1906



uovo rinascimentale  1894


Uovo dei mughetti 1898






uovo della Croce Rossa 1915

Le origini del festoso rito delle uova diPasqua  sono incerte. alcuni le fanno coincidere con il periodo delle crociate, quando nel 1176, per festeggiare la fine della  fine della spedizione contro gli infedeli Luigi VII di Francia distribuì uova al popolo . Agli inizi del 1900 i progressi tecnologici applicati alla macinazione  e alla lavorazione del cacao, consentirono di produrre le prima uova di Pasqua di cioccolato.



Source: Arte web



domenica 1 marzo 2015

HERMES & ZUCCA



       GNOCCHI DI ZUCCA & FOULARDS  D'HERMES

          

Oggi  una domenica  freddina qui a  Udine, il cielo è grigio e la temperatura non è proprio primaverile così ho pensato di stare in casa al calduccio e  preparare gli gnocchi di zucca, un piatto tipico della cucina friulana. Nel secolo scorso  la zucca e la patata insieme alla polenta erano, per le famiglie più povere una fonte di vitamine ed un'importante risorsa per la tavola nei mesi in cui i campi e gli orti erano coperti di neve.
Questo piatto è ormai diventato un classico in Friuli  e nei mesi invernali gli  gnocchi  di zucca conditi con burro e "squete fumade " ( ricotta affumicata ) sono  presenti nei menu di  tutti i ristoranti e  famiglie. Come sempre, invece di proporvi accostamenti enogastronomici mi diverto ad abbinare qualcosa di fashion .

La ricetta la trovate in fondo al post




Hermes enammeled bracelet


Hermes Heure H





Clic Clac H bracelet




Hermes sneakers quicker 







Hermes Vallet


Caleche  Hermes eau de parfum

Ricotta affumicata


Carrè  hermes Brides de Gala






Ricetta per  4 persone                     tempi di esecuzione 2 ore     

1200 gr ca    di   zucca 
2                         uova
farina   q.b.
sale      q.b.
noce moscata  a piacere 

Per condire 
burro fuso 
foglie di salvia 
ricotta affumicata  o parmigiano 


Con un coltello togliete la buccia della zucca. ( rimarranno  circa 800 gr di polpa)
Tagliate la polpa a pezzi non troppo grandi, che metterete a cuocere sul fuoco  in poca acqua salata, quando punzecchiandoli con una forchetta vi accorgerete che sono ben cotti  versateli in uno scolapasta e fateli sgocciolare; con un cucchiaio premete la polpa per far uscire tutta l'acqua .
Se preferite dopo che si sarà raffreddata potente mettere la polpa in un canovaccio e strizzatela bene finchè vi sembrerà asciutta.  E' molto importante che non rimanga troppa acqua.
In una scodella abbastanza grande, con l'aiuto di una forchetta riducete la polpa in purea e aggiungete le due uova,  il sale , e se vi piace anche una spolverata di noce moscata.
Mescolate bene e quando le uova saranno bene amalgamate aggiungete pian piano la farina, finchè otterrete un composto consistente ma non  duro ( La quantità della farina dipende da quanto siete state attente ad eliminare l'acqua dalla polpa della zucca .... se rimane molta acqua siete costrette ad aggiungere molta farina, e gli gnocchi risulteranno poco saporiti e saranno duri ) 
Nel frattempo avrete messo sul fuoco una pentola dai bordi alti con l'acqua e il sale , quando l'acqua sta bollendo, abbassate la fiamma e con il composto con  l'aiuto di un cucchiaio  bagnato ( tenete a portata di mano un picchiare di acqua fredda )  formate degli gnocchi dalla forma oblunga  che farete scivolare nell'acqua bollente : saranno pronti quando li vedrete galleggiare in superficie . Scolateli e conditeli con il burro fuso con qualche foglia di salvia e spolverizzateli con abbondante  grattuggiata di ricotta affumicata .
 








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