domenica 27 febbraio 2011

H&M WHAT ELSE?




Michelle Obama Wears $34.95 H&M Dress On 'The Today Show' (PHOTOS, POLL)

MICHELLE OBAMA  IN UN'INTERVISTA AL "THE TODAY SHOW" INDOSSA UN VESTITO  H&M DA $34.95

                                                                          2011  

                                                                              

                                                                     H&M       2008              


                                      
 

Natalie Portman Hits Hollywood Fete In $50 H&M Dress (PHOTOS, POLL)


                           
                                                                          


                                                                                     The frock is part of the brand's "Conscious Collections," "an ongoing range of women's, men's, and kid's wear constructed of greener and eco-friendlier materials including organic cotton, organic linen, recycled polyester, and Tencel, a renewable material that's produced with minimal environmental impact" that will hit shelves April 14.


H&M, come molte altre aziende di abbigliamento, è sempre più attento alla moda eco sostenibile. Il brand svedese, attivo nella promozione di importanti iniziative solidali, si è posta un obiettivo ambizioso: arrivare al 2020 con una produzione al 100% con tessuti rispettosi dell’ambiente. Il primo passo di questa strategia è la nuova linea Conscious Collection, una collezione che non si propone di essere una semplice capsule collection ma una vera e propria linea continuativa. Caratteristica principale è l’uso di materiali completamente eco compatibili, come cotone e lino organici, poliestere riciclato e il tencel, una nuova fibra setosa realizzata con un processo altamente rispettoso dell’ambiente.

giovedì 24 febbraio 2011

THE COCA COLA DAFT PUNK


                                                                         

   Following a successful collaboration with Mika in 2010, soft drink giant Coca-Cola partners up with another major act in 2011 as they introduce the Daft Punk x Coca-Cola "Club Coke". Produced in two distinctive colorways, mimicking the helmets worn by the French duo, the gold and silver bottles will see a limited production run beginning in March 2011.

Proseguendo una collaborazione com Mika iniziata nel 2010 , la Coca Cola   nel 2011 presenta  la Daft Punk
Coca Cola "Club Coke"  ispirandosi agli elmetti indossati dal celebre coppia Francese .
Delle bottiglie oro e argento ci sarà un'edizione limitata a partire dal marzo 2011.

                                                      
THE DAFT PUNK
                                                                        
                                                                         

giovedì 17 febbraio 2011

CHE CHIC! CHE CHOC!


MRS  LADY GAGA IN EVERYDAY LIFE : "ULALA ULALA ULALALA"!!!






                                                                              

                                       

mercoledì 16 febbraio 2011

BLOGGER IN RIVOLTA



E VOI COSA NE PENSATE ?
CI SONO ANCHE FRA NOI BLOGGER CHE "SFRUTTANO" I   LETTORI?







Huffington Post, blogger in rivolta/ Dopo la cessione ad Aol per 315 milioni di dollari, non vogliono più scrivere gratis

Martedí 15.02.2011 16:24
Si sentono traditi, centinaia di blogger che in sei anni hanno contribuito al successo dell'Huffington Post. Perché, va ricordato, la testata online che Arianna Huffington ha appena venduto ad Aol per 315 milioni di dollari ha costruito la sua fama (e i suoi 25 milioni di lettori) aggregando i contenuti messi in rete, gratuitamente, da 3mila blogger. Molti dei quali, ora, si chiedono perché mai la Huffington (divenuta editor-in-chief dei contenuti Aol percependo uno stipendio di di 4 milioni di dollari all’anno) debba arricchirsi alle loro spalle.
All'indomani della cessione ad Aol, la fondatrice del sito aveva scritto una mail ai "suoi" blogger: "I vostri post avranno un impatto ancora maggiore sulla conversazione globale e locale. Questo è l’unico vero cambiamento che noterete: più persone che leggono quello che scrivete". Ma a circa 500 blogger questo non basta. Tanto che ora chiedono di essere remunerati per continuare a fornire i loro contenuti all'Huffington Post, al grido "Hey Arianna, ti avanza qualche spicciolo?". A sintetizzare efficacemente il malcontento dei blogger è Douglas Rushkoff, giornalista del Guardian: "Finisce la giustificazione per scrivere gratis. Lo facevo volentieri per Arianna. Non lo farò per Aol".
Una posizione condivisa anche da molto blogger italiani. Il giornalaio, ad esempio, riporta un articolo del New York Times che "quantifica concretamente il valore economico dei blog dell’Huffington Post. Nell’articolo viene identificato specificatamente il peso dei blog, analizzando il numero di pagine viste sul totale ed i commenti [e dunque la partecipazione dei lettori] per arrivare a quello che potrebbe essere il valore in termini di ricavi pubblicitari. Ne emerge un rapporto di 1 a 20 tra gli articoli retribuiti e quelli gratuiti di 'blogger' che darebbero luogo a revenues pubblicitarie nell’ordine di poco più di 6 US $ ogni mille pagine viste".
E sul blog di Alessandro Bottoni, in un post intitolato "Dalla gift economy alla Huffinton economy", si legge: "Huffington Post dà lavoro a soli 89 dipendenti e non paga una lira a nessuno dei suoi 3000 'contributor'. Arianna Huffington, invece, riceverà nel 2011 circa 2 milioni di US$ di stipendio da AOL. In buona sostanza, si tratta della più colossale e spudorata operazione di sfruttamento abusivo di manodopera mai concepito in campo editoriale". La più colossale, certo, ma sicuramente non l'unica. Non a caso il modello Huffington è stato ripreso da molte testate online anche in Italia, dal Fatto Quotidiano al Post. In attesa, magari, che arrivi una Aol europea...

da :Affari Italiani.it

domenica 13 febbraio 2011

HAPPY VALENTINE'S DAY




                                                        

        To :  BARBARA THAT LOVES PAUL
         
                BRAD THAT LOVES  MARK

                JENNIFER THAT LOVES MONIKA                                                                                      





                                                                              



                                               "When I'm 64" by The Beatles 1977











venerdì 4 febbraio 2011

YELLOW FEVER


Asian models. led by a group of chinese faces, broke records this season, accounting 7.9 percent of all the models at New York fashion week, according to a seasonal survey by jezebel.com , a blog targeting women's interests, and chinese state media, chinese women made 296 appareances with Liu Wen, Shu Pei, Fei Fei Sun, Du Juan, Emma Pei,ans the new comer Ming Xi, gracing the catwalks for major design houses.
Chinese consumers spent 9 billion dollars in 2010 on luxury products, up to 7.5 last year . According to research by Shangai based consulting firm China market research group(CMR) expect to grow 20 percent annuary for the ten next years.
"people are savvy now, they dress to impress" said Shaun Rein, managing director of CRM , "everyone knows someone who was a pig farmer  and now drives a mercedes"
Luxury companies want to create an emotional connection with chinese consumers, so they are trying to feature models who chinese consumers will aspire to.
The evidence is on the runway of Chanel, Dior, Marc Jacobs, Givenchy, Prada  from New York to  Paris, to Beijing.
Beyond haute couture Liu Wan and her counter parts have been breaking ethnic barriers for ready to wear labels and cosmetics.
Liu Wan was the first asian model to treatd the catwalk   for Victoria's secret in 2009 , and earlier this year cemented her super star status , and she became the first asian face of cosmetics Estee Lauder. Next months Estee Lauder will launch a line of cosmetics and lipsticks exlusively sold in China promoted by Liu  Wan.
Other Companies do, too, earlier this year Milan Fashion House 
Ermenegilgo Zegna chose to celebrate its 100 anninersary in Shangai instead of Italy.
"If you don't get China I think you go backward" Zegna's chief designer Alessandro Sartori agreed. "Milano is where we were born and Shangai is where our future lies"
Hermes recently announced it is strengthening its commitment to the chinese luxury markt.
In China , companies are focusing on targetting younger demographic, that is spending their cash at home to encrease their sales.


Le modelle Asiatiche , capitanate da un gruppo di volti famosi,questa stagione ha superato tutti i records, attestandosi sul 7.9 di tutte  le modelle alla New york Fashion Week, e secondo un
indagine stagionale da parte di Jezebel.com ,un blog che registra gli interessi delle donne e dei media , le modelle chinesi hanno fatto 296 apparizioni con Liu WAN, Shu Pei, Fei Fei Sun, Du Juan, Emma Pei e la new entry Ming Xi, sulle passerelle degli stilisti più importanti.
I consumatori chinesi hanno speso  nel 2010 9 billioni di dollari in prodotti di lusso , contro il 7.5 dell'anno scorso, e secondo degli studi di settore e secondo China Market research(CMR) ci si attende una crescita del 20% annuo per i prossimi 10 anni.
I cinesi sono più consapevoli " la gente si veste  per apparire " ha detto Shaun Rein manager di CRM "ciascuno di noi conosce qualcuno che allevava maiali e ora guida una Mercedes"
I brand del lusso tendono a stabilire un approccio emozionale con il consumatore cinese ,proponendo dei modelli a cui il consumatore cinese si ispirerà, e l'evidenza l'abbiamo potuta notare sulle passerelle di Dior, Chanel, Givenchy , Prada  Marc Jacobs, ecc.
Ma oltre all'Alta Moda Liu Wen e le sue colleghe  hanno superato le barriere etniche per  collezioni di  pret a porter e cosmetici.
Liu wan è stata la prima modella asiatica a sfilare per Victoria's secrets nel 2009  e nel 2010 ha consolidato il suo  status di super star, diventando il primo viso asiatico  per Estee Lauder.
nei prossimi mesi Estee Lauder lancerà una linea di cosmetici e rossetti che saranno commercializzati esclusivamente in China  e 
promossi da Liu Wen.
Altri marchi , presenti  ai primi di quest' anno alla Milano Men fashion week come Ermengildo Zegna , che ha scelto di celebrare i suoi 100 anni in Shangai invece che in Italia.
" Se non sei presente in China , stai arretrando"  Alessandro Sar
tori designer di Zegna :" Milano è dove siamo nati, e Shangai dove c'è il nostro futuro"
Hermes ha recentemente annunciato il rafforzamento  della sua presenza nel mercato del lusso cinese così come Gucci e tutti più 
importanti marchi di Alta Moda .
Tutti i marchi stanno  focalizzando  e  cercando  di stabilire dei target   sulle previsioni di quanti spenderanno il loro denaro
in Patria  in modo da poter incrementare le loro vendite.




Liu Wen
                                                     

                                                       




                                                                       





                                                    

                                                     

                                                  




                                                                

                                                   



                                                     
Prada  Du Iuan