mercoledì 25 aprile 2012

THE PIPPA BAG





This simple , graceful style is complimented with gorgeous statement zips  and a fabolous vintage fitting.
In soumptuously leather "Pippa"  is a timeless classic that will be an iconic staple in your wardrobe.
The  Modalu online shop for £ 255

Questo stile semplice dalla foggia vintage , con  le zip che la rendono particolare , in un superbo cuoio
"Pippa"  è un classico  che diventerà un must  nel nostro guardaroba  .
Da  Modalu on line per £ 255
£ 255










Traditional methods are still used to create our products to ensure that each bag is created with the due care and attention it deserves,meticulous attention to detail .


Le borse sono create con metodi tradizionali  per garantire che ogni borsa è confezionata con la cura  e l'attenzione dovuta . particolare attenzione è dedicata ai dettagli 

sabato 14 aprile 2012

TABITHA SIMMONS




Tabitha with her children

Tabitha and McDean

Balenciaga

Tabitha Simmons was born and raised in England,but works and lives in New York. After studing film at Kingston University,Tabitha began her career, as top model first, and now,  she is contributing editor for Vogue magazine  and Another Magazine.She collaborates with photographers : Craig McDean Glen Luchford and Steven Klein   and designer as Calvin Klein, Alexander McQueen  and Zac Posen. Beside working with Craig McDean she is also married to him, and according to Vogue  they count to one of the coolest  artist couples  in Manhattan.
In 2009 she  designes her own line of shoes. The Tabitha 's shoes are a superb and refined collection of Italian handmade  craftmashift . Her newest Spring/Summer Collection reminds me a bit of Sex and the city feel combining Manolo Blahnikis Jimmy Choo.




Tabitha Simmons è   nata e cresciuta in Inghilterra , ma vive e lavora a New York. Dopo la laurea alla Kingston University , Tabitha ha iniziato la sua carriera come top model prima, ed ora come fashion editor  per Vogue America, Another Magazine. oltre ad organizzare sfilate e campagne pubblicitarie per i marchi più famosi.Collabora inoltre con famosi fotografi : Craig McDean   Glen Luchford and Steven Klein e stilisti come Alexander McQueen  Zac Posen e Calvin Klein. Con Craig McDean è anche sposata , e secondo Vogue sono considerati la coppia 
di creativi  più cool di Manhattan. 
Nel 2009   disegna la sua prima collezione di calzature . Le Tabitha Simmon's  sono superbamente rifinite  a prodotte in Italia da abilissimi artigiani.La nuova collezione mi ricorda Sex and the city a una combinazione di Manolo Blahnikis  e Jimmy Choo.





















giovedì 5 aprile 2012

SAVE THE LAMB



  •  Per chi vive in campagna, e ha lo sguardo abituato ad osservare ciò che succede nella realtà circostante, la Pasqua è quel momento in cui le gemme sui rami iniziano a ingrossarsi e i peschi e gli albicocchi, spesso temerariamente, schiudono i loro fiori..  Nel sottobosco spuntano le primule, le violette, i crochi,  e il mesto pigolio invernale degli uccelli si trasforma nella grande sinfonia che prelude al corteggiamento Anche molti animali partecipano a questo rinnovamento. La maggior parte dei capretti e degli agnelli nascono con la luna piena di febbraio e, dopo i primi giorni di timidezza trascorsi zampettando dietro l'ombra rassicurante della madre, si lanciano in corse scatenate con i coetanei del gregge. Chi non ha mai visto gli agnellini giocare, non avrà mai un'immagine chiara della gioia che può pervadere la vita. Si inseguono , poi di nuovo riprendono a rincorrersi. Poi le madri li richiamano, e allora è tutto un correre, un raggiungere con misteriosa abilità, tra la folla del gregge, la propria genitrice,  un vibrare di codine soddisfatte. Sul pascolo scende allora il tenero silenzio della poppata. Ma poi un giorno, poco prima della Pasqua, mentre gli agnellini  di pan di spagna sorridono invitanti sui banchi dei supermercati, nelle campagne arrivano i furgoni e caricano i piccoli delle pecore e delle capre. La gioia se ne va dai pascoli e subentrano gli strazianti belati delle madri che per tre giorni corrono incredule da un lato all'altro chiamando a gran voce le loro creature con le mammelle gonfie di latte. Poi, dopo tanta agitazione, sulle campagne scende il silenzio e i pascoli tornano ad essere delle distese brulle in cui i corvi zampettano tra le madri svuotate dal dolore. Intanto gli agnellini, avvolti nel cellophan, sono arrivati nei banconi dei supermercati: interi, a pezzi, o solo la testa, che pare sia una prelibatezza. Non posso non sussultare quando vedo, schiacciati dalla pellicola, quegli occhi opachi e quei dentini che già strappavano la prima erba.
  • Vengono scaricati ogni giorno, a centinaia, e urlano con voci da bambini, disperate, rauche, in preda al terrore, ma,  nessuno sembra farci caso. In fondo ogni anno è così.  Già, perché la Pasqua è soprattutto un pranzo tradizionale, una mangiata di quelle che si fanno di rado, con l'abbacchio trionfante in mezzo alla tavola, un abbacchio ridotto a prelibatezza culinaria, a segno di una cultura gastronomica mai tradita, spogliato da ogni valenza che superi il tratto gastrointestinale. Ma in quei belati, in quelle urla,  non è forse celata la domanda più profonda sul senso dell'esistere?   Ma in una società come la nostra, totalmente profana, in cui nulla è più sacro e gli unici timori concessi sono legati alla materia, la catena di morte del macello non è che una realtà tra le altre. Le urla degli agnelli sono un rumore di fondo, uno dei mille rumori che frastornano i nostri giorni. E forse non sapere ascoltare questo lamento è il non saper ascoltare tutti i lamenti — i lamenti delle vittime delle guerre, dei malati, dei bambini torturati, uccisi, delle persone seviziate, abbandonate, dei perseguitati, di tutte quelle voci che invano gridano verso il cielo. È anche il non saper ascoltare il nostro lamento, di persone sazie, annoiate, risentite, incapaci di vedere altro orizzonte oltre quello del nostro minuscolo ego, incapaci di interrogarci, di affrontare le grandi domande e di accettare il timore che, da esse, inevitabilmente deriva. 
  • Buona Pasqua !
  • Ave