Ormai Facebook non è più solo un social network ma un vero e proprio strumento per incrementare la visibilità di siti internet, attrarre sponsorizzazioni e trarre profitto economico. Più aumentano i fan e i“like”, che sono un biglietto da visita per ottenere credibilità dalle aziende, più aumenta la notorietà e il facile guadagno. I siti dei fashion blogger, infatti, sbandierando numeri ottengono: attrattiva per gli investitori, l’aumento del valore dei banner nei loro siti, vengono ingaggiati per le campagne pubblicitarie, partecipano a eventi e vengono profumatamente pagati per inserire prodotti (una gonna, una borsa, un paio di scarpe) nei loro post o per citare negozi, ristoranti e locali.
I fashion blogger(chi li amministra) hanno creato un business, è normale, non sono stupidi. I loro siti sono diventati “S.r.l.”, hanno lanciato personali linee di scarpe e d’abbigliamento. E’ nato pure l’organizzatissimo
The Digital Cake, il primo fashion blogger network italiano, che ha radunato i “mejo fashion blogger italici” che prezzolati si prestano a far markette organizzate nei post per i brand che vogliono farsi pubblicità.
Le aziende che investono in modo tanto scellerato i loro soldi non hanno capito che
la popolarità dei “numeri” può essere facilmente manipolata, non corrispondere alla popolarità reale e a un successivo feedback positivo. Infatti si possono
facilmente comprare pacchetti di
fan facebook o semplicemente pacchetti “
fan like” per pochissimi euro. L’investimento porta soldi e apparente credibilità.
I siti che
vendono pacchetti
di fansono
tantissimi e
danno anche l’opportunità a chi compra di scegliere la “nazionalità” per non dare troppo nell’occhio e non rendere sospetta la cosa. Esempio: se ho un sito italiano mi conviene comprare più fan di nazionalità italiana (poi posso aggiungere anche fan “esteri”).
Durante il periodo natalizio ci sono anche
i pacchetti fan con sconti speciali. Comprare “amici” è spesso consigliata come strategia. Molti possono storcere il naso, ma quando i siti sono delle “S.p.a.” ogni mezzo per incrementare i profitti e la visibilità è lecito. In questo modo, giorno dopo giorno, un semplice blog con un normale seguito di persone(che nessuno nega), grazie a numeri gonfiati, alla pubblicità, pubbliche relazioni delle aziende, alla stampa, ai servizi televisivi, alla partecipazione a sfilate, eventi, concorsi e feste, diventa un colosso dai piedi d’argilla, ma i guadagni sono reali.
Quindi, dopo tutto questo, mi viene da ridere se leggo la ricerca
Top Brands on the Web sulle
Top Facebook Pages dedicate alle fashion blogger (analizzate grazie al nuovo strumento di Blogmeter Facebook Social Analytics). Rido ancora di più pensando che i dati di questa ricerca verranno, ahimè, usati dai soliti noti per pavoneggiarsi (come quelli che copiano il compito in classe e poi esultano perchè hanno preso un buon voto).
Dal sito Blogmeter:
“Valutando il numero di fan, il podio è internazionale: al primo posto si classifica Le Blog de Betty, della francese Betty Autier, a seguire The Blonde Salad, dell’italiana Chiara Ferragni e The Sartorialist del fashion-photo-blogger americano Scott Schuman. Interessante notare come i risultati cambino se si adotta come criterio di valutazione l’engagement che la pagina è in grado di stimolare. Considerando il numero totale dei like attribuiti ai contenuti della pagina, The Blonde Salade conquista il primo posto. Salgono anche Fashion Victim, pagina nata prima del blog, aperto solo successivamente sull’onda del successo ottenuto su Facebook, e Gary Pepper Vintage e compaiono in classifica nuove pagine, come Louise Ebel, francese, e Scent of Obsession e The Fashion Fruit, italiane. I contenuti più apprezzati risultano essere le foto, soprattutto quelle di calzature. Se, infine, si valuta il numero di commenti che la pagina è riuscita a generare tra gli utenti, la Top Ten cambia di nuovo, includendo The Pig Chic, The Vogue Diaries e Trend and the City.”
Il periodo analizzato dalla ricerca è dal 07/10/2011 al 06/11/2011.
Guardiamo i dati:
Quando la partecipazione
è reale (numero di commenti), la Top Ten cambia e siti con pochi fan facebook (rispetto ai colossi ai primi posti per “amici” e “like”) entrano in classifica.
Io dovrei credere che una pagina facebook “famosissima in tutto il mondo”, con
105.802 “amici reali”(oggi molti di più), viene commentata in 30 giorni solo 4690 volte (156 commenti al giorno da dividere per due o tre post facebook al giorno)?
Intanto molti siti “orgoglioni”
riportano la notizia: nella Top Facebook Pages dedicate alle fashion blogger c’è un’italiana! Che culo!
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sarà che la mia idea di blog è del tutto diversa, ma resto davvero sconcertata prima cosa dai pacchetti fan in vendita, ma più ancora dal fatto che pur essendo questa una pratica nota la gente/ le aziende ci cascano!
RispondiEliminaMi chiedo , guadagno a parte, quale sia la soddisfazione di vantare così tanti fan fasulli!
Io sono per i pochi ma buoni, per la qualità sulla qualntità, saranno anche concetti superati per i più, ma io non cambierò mai idea!
Capisco il "motivo" di una scelta del genere cioè avere maggiore rilevanza per brand che ti offrono collaborazioni e ti regalano cose... Ma è un po' svendersi alla fine... E poi perché postare cose che alla maggioranza dei tuoi "fan" non interessano? Non ha oggettivamente senso. Brutta cosa ma a quanto pare i blog che hanno più "visibilità" sono così, peccato.
RispondiEliminaSinceramente proprio non mi interessa di aumentare i follower solo per fare numero... mi piacciono i follower che interagiscono e a cui piaccio per quello che scrivo. Non sarà certo un blog a cambiarmi la vita (almeno per quanto riguarda me!!)
RispondiEliminaSuch a great post ! the truth is revealed!
RispondiEliminahttp://clement-dezelus.blogspot.com/
A parte che non ne avevo la più pallida idea,non mi sono mai interessata a queste cose,ma diamine chi usa queste "tecniche" false che stima ha di se?Kiss
RispondiEliminaAvere più follower è bello, almeno, a me piace, perchè permette di avere più gente che interagisce etc, ma quando vedo un blogger che fa palesemente pubblicità a un prodotto senza neanche dirlo mi fa rabbia...
RispondiEliminaI think it is fake:)
RispondiEliminaDont forget to join my international giveaway where the price is a bag full of gifts!Here:
http://cookieswardrobe.blogspot.com/2011/11/second-international-giveaway.html
Ho letto anche io l'articolo! In effetti non c'è proprio gusto ad aumentare i fan così...boh :(
RispondiEliminaAve!! Ho vinto il giveaway di tua figlia!!! Sono troppo contenta :-D:-D
Oggi tra l'altro ho aperto il mio primissimo giveaway! Vorresti partecipare? Anche con Vicky!!
baci :-D
www.followpix.com
Ciao Ave,
RispondiEliminaultimamente ho riflettuto proprio su questo argomento e vedere confermate le mie strampalate e assurde tesi dopo qualche giorno è stato al quanto sconvolgente. A me non interessa il numero dei follower, ma la qualità. E' inutile avere migliaia di visite se poi i commenti si limitano a che carino, bello, love, like e via dicendo. Il blog, come lo intendo io, serve per aprire dibattiti, confronti. Certo fa piacere ricevere complimenti, ma ancora di più leggere e rispondere a commenti edificanti, che si possono trasformare in mail, amicizie virtuali o reali. A me fa piacere trovare i tuoi commenti, proprio per questo! Se poi non arrivo nemmeno ad un quarto dei tuoi follower, non mi interessa proprio! Io lo faccio per soddisfazione personale. Devo studiare per laurearmi e inoltre devo mandare avanti collaborazioni e progetti esterni che non dipendono dal numero di follower, ma dalla credibilità delle cose che dico!
A questo proposito ti rispondo al commento su H&M che hai fatto sul mio blog.
H&M ha molto successo solo ed esclusivamente per i prezzi e per le imitazioni di fantasie e tagli che riesce ad offrire. Certamente non stiamo parlando di qualità dei tessuti e dei filati. Posso dire però che almeno un passo avanti è stato fatto riguardo il cotone utilizzato, che è biologico, ma soprattutto etico (senza sfruttamento dei lavoratori). Purtroppo la percentuale di acrilico, elastane, poliestere, poliuretano ecc... sta dilagando sempre più, ma non solo in H&M. All'inizio si trattava di percentuali minime che servivano ad evitare che i capi si allargassero o restringessero, ma adesso siamo proprio alla degenerazione totale con picchi del 70% e 80%. La tua idea di abbassamento prezzi sarebbe la via più facile da intraprendere, ma dopo su che entrate potrebbero contare i vari marchi? Le linee secondarie potrebbero andare anche bene, ma poi si riproporrebbe lo stesso problema, perché pagare 100€ una sciarpa made in china firmata Armani Exchange o Armani Jeans in 70% poliestere e 30% lana? Non ne vedo l'utilità, si paga davvero solo il marchio, il suo valore aggiunto. Ma allora tanto vale prendere la sciarpetta di H&M.
Le collaborazioni e le capsule collection sono utili ai grandi marchi non certo per la qualità dei tessuti o dei tagli, ma solo per il grande riscontro pubblicitario che ne segue. Come è stato dimostrato dall'ultima collezione Versace, in molti (ho letto valanghe di banalità su blog, che mi veniva da piangere dalla superficialità con cui è stato trattato l'argomento!) non hanno capito che la collezione riproponeva capi degli anni 90 presi dall'archivio di GIANNI VERSACE (e non di Donatella, che allora si occupava dello styling e delle pubblicità!!!) e che serviva per avere un ritorno mediatico che potesse far annunciare in grande stile anche il rilancio della linea VERSACE COUTURE nella prossima settimana haute couture parigina! In questo modo le ragazzine isteriche in coda, si sono potute avvicinare ad un mondo inarrivabile ed è solo il primo tassello per costruire una sorta di fidelizzazione al marchio che le porterà dapprima a comprare gli accessori e i profumi, e successivamente "da grandi" anche le collezioni abiti Versace. Questo vale per Versace, come per Lanvin, Jimmy Choo, Lagerfeld, Victor & Rolf, Mattew Williamson, Sonia Rikyel, Roberto Cavalli e tutti gli altri marchi chiamati a cooperare con H&M. A Marni in definitiva servirà ad uscire dalla nicchia e forse questa collaborazione potrebbe essere anche una strategia di marketing per avere una buona pubblicità del marchio proprio prima di lanciare il profumo nell'autunno 2012!
Ovviamente questo è il mio parere, poi ognuno è libero di pensarla come vuole, ma una cosa è certa, se la collezione che vedrò on line mi piace, io sarò lì in negozio a valutarne l'acquisto! ;)
Ciao
Alessandro - The Fashion Commentator
ciao cara avevo letto anche io l'articolo...che tristezza ...il problema e' che le aziende stanno dando sempre piu' credibilita' a queste persone..c'e chi adirittura scrive il nome del tuo blog alla voce lavoro!!
RispondiEliminaNon avevo idea di queste cose.. forse perchè non me ne sono mai interessata!
RispondiEliminaSono daccordo con il discorso della qualità.. avere persone che commentano solo per riavere poi il commento o un nuovo follower è del tutto inutile a mio avviso! io leggo e seguo solo cià che realmente trovo interessante! ma vedo spesso che si fa la gara per avere più followers... e noto sempre più spesso che blogger che davvero non hanno alcun motivo di essere definite tali (Gusto,scelta e ricerca zero) hanno una marea di followers e un sacco di commenti!!!!
Non ho parole.
Io preferisco tenermi i miei pochi followers, ma che quando commentano LEGGONO CIO' CHE SCRIVO e sono interessati!
Intanto scusami se approfitto ma vorrei invitare te e chiunque voglia a partecipare alla petizione che c'è sul mio blog, nel badge in alto a destra, per chiudere GREENHILL, l'azienda americana che tortura ed uccide i beagle qui in italia. NE ha parlato spesso STRISCIA LA NOTIZIA, e vorrei che voi mi aiutaste a far salire il numero di firme!
Grazie anticipatamente
Valentina
è sempre l'ora del caffè Ave!!!! ;)
RispondiEliminaMm.. interessante.. mi interrogavo giusto in questo periodo sutale meccanismo..
RispondiEliminaHmmm, it's definitely questionable. I'm not sure if it's real or fake. Anyways, thanks for sharing this. :D
RispondiEliminaP.S. Thanks for stopping by my blog too.
Lots of love, B
http://vivalabreee.blogspot.com/
Tweet me: Viva_La_Breee
Hello friend, very interesting this post, no wonder none of what is said because everything has a price and this was not to be outdone, so that I'm not on social networks, I have no time, each person can interpret life as you want.
RispondiEliminaThanks for commenting on my blog, is very friendly and command a kissfrom Spain
)Sorry english).
Bah Ave, però con tutto che non me ne importa nulla di gente che non legge quello che scrivi, mi sembra che la ferragni(che non ho mai difeso e che non leggo) abbia dietro un codazzo di gente che la osanna realmente, non so quanto i suoi siano finti, magari quelli di qualcun'altro sì.
RispondiEliminaComunque questa storia è davvero assurda, mi fa senso....
Non sapevo si potessero comprare i lettori... Credo si stiano raggiungendo livelli imbarazzanti...
RispondiEliminaE' chiaro che fa piacere avere lettori, commenti sul proprio blog, sponsor, possibilità di guadagno ecc.
Tuttavia credo che ormai in alcuni casi si stia oltrepassando il limite. Alcuni blog sono intasati di pagine pubblicitarie, banner, collaborazioni che poi svalutano il blog stesso. Non si riconoscono più.
www.thebigiofactor.blogspot.com
Grazie. Mi hai appena fatto conoscere una parte di questo mondo che ignoravo...sono troppo fresca di blog per saperle tutte :)
RispondiEliminaSe posso permettermi, credo che il tuo post e i vari commenti ricevuti ad esso, sono l'esatta risposta! non vale comprare fans, vale ciò che passa alle persone. Oggi non solo ho letto il tuo post, ma ho letto i commenti ricevuti...questo conta!questo funziona! il finto non dura...
Ciao cara e avanti così!!
Mary.dp
non avevo mai sentito parlare di questa cosa...ma mi sembra molto ingiusta...e pi che senso ha comprarsi i fan?! Boh!
RispondiEliminaCiao Elle
Ciao :) si ho cambiato nome :D
RispondiEliminacari saluti
Che schifo!! Ma dai comprare pacchetti di fan?!? Quasi sicuramente non sbarcherò mai il lunario grazie al blog perchè non sccendo a questi mezzucci, ma almeno i miei pochi followers mi daranno la gioia di leggere davvero i miei post!
RispondiEliminaKisses:*:*
http://tati-loves-pearls.blogspot.com
Interesting article :)
RispondiEliminaxx
Heel in Mint
che tristezza... si dovrebbe guardare alla qualità di un blog, non ai numeri. Ma è fantascienza la mia...
RispondiEliminaCiao Ave, buona domenica :-)
RispondiEliminaDa me c'è un nuovo post, magari potrebbe piacerti!!
Baci!
E' tutto molto triste...
RispondiEliminaBah.
RispondiEliminaOnestamente non mi sono mai occupata di come funziona la vendita-pacchetto fans, anche perchè ne ignoravo - allegramente - l'esistenza.
Per il resto due cose mi sento di dire, in un mondo come quello dei blog dove ognuno è libero di fare ciò che gli pare.
Se uno lo fa diventare un lavoro, io sono felice per lui.
Al di la dei numeri, è solo il tempo che darà credito o meno: puoi comprare tutti i pacchetti che vuoi, ma se non vali nulla e la gente alla fine non ti segue, la fiamma si spegne da sola, magari lentamente, ma si spegne.
Dunque tutto questo strepitare contro i blogger che comunque, volenti o nolenti, sono riusciti a fare della loro passione un lavoro, mi sembra ridicolo.
Sono dell'idea che anzichè invidiareo fare i conti in tasca al prossimo, si guadagnerebbe molto di più in termini di serenità e di denaro - forse - nello spendere le proprie energie per migliorare il proprio orticello, anziche sparare a riaffica e occuparsi di quello del prossimo.
Vi parla una che ha il suo blog come un diario, che ha tante passioni, che parla di tutto e di nulla senza alcuna velleità.
Mi hanno contattata, mi hanno invitata a manifestazioni, alcuni brand mi hanno anche corteggiata.
Io che non sono nessuno.
Qualche visita ce l'ho, e la mia pagina del blog su Facebook, che ho creato e non ho mai seguito, piacerà a qualcosa come 10 persone?
Insommacredo che continuare a mettere passione in ciò che si condivide con il prossimo sia sempre la miglior cosa.
baci, Titti
http://dellaclasseedialtremusiche.blogspot.com
Che schifo, non credevo nemmeno esistessero cose come la vendita dei 'pacchetti fan'.
RispondiEliminaOnestamente la penso come tutti quelli di cui ho letto il commento sopra.
Meglio 50 lettori 'veri' che commentano dopo aver letto un post con due righe in cui esprimono la loro opinione sull'argomento trattato che centinaia di 'omg amazing!' 'cute' 'ahahah' 'amazing outfit' 'belle foto passa da me' ...
Il blog per me è un luogo dove parlare di qualcosa (moda, nel mio caso) con persone alle quali interessa l'argomento e che possono fornirmi informazioni nuove con i loro commenti, cosa me ne fregherà mai di vedere il numero dei commenti salire se poi non ci sono contenuti!
Io i commenti così non li reggo, una volta ho segnato come spam il commento di una ragazza che, dopo un articolo in cui parlavo della collezione bruno pieters x weekday e dove, chiaramente, non c'era nessuna foto di un qualsiasi vestito indossato ma solo le foto dei capi su sfondo bianco, ha avuto il coraggio di commentare 'bellissimo outfit, mi piaci sempre, ti seguo! passa da me!'...
cioè dai, evidentemente leggere non è da tutti ma almeno butta un occhio prima di commentare -.- che amarezza!
Grazie per avermi fatto scoprire questo brutto aspetto del mondo dei blog, ci voleva proprio :D
Avevo letto questo articolo e purtroppo ero già a conoscenza di tutto questo grazie al Covo delle SoloAvvilite, pensa che qualche settimana fa a una delle pagine super mega seguite erano scomparsi misteriosamente 3000 follower da un giorno all'altro, ovviamente nessuno ha mai risposto al "come mai"?
RispondiEliminaChe tristezza guarda, il marcio è arrivato anche qui, e adesso le blogger che tentano di portare avanti il blog in maniera onesta si beccano la gente dubbiosa sul mondo blogger per colpa loro!
Tristezza a palate.
Ave sapevo già tutto da molto frequentando le due pagine facebook nate contro la scelleratezza dei fashion blogger.
RispondiEliminaChe dire... C'è chi la fama se la fa andando a Uomini e donne e chi si compra pacchetti fans.
Che gaudenti esistenze.
Purtroppo sapevo di questi pacchetti...e certe volte certi numeri in blog e pag molto famosi mi puzzano, ma beati loro che lo possono fare, io soldi in più purtroppo non li ho!!!!!!!bacioni carissima...
RispondiEliminaWWW.ZAGUFASHION.COM
ZAGU FACEBOOK PAGE
Purtroppo sapevo di questi pacchetti...e certe volte certi numeri in blog e pag molto famosi mi puzzano, ma beati loro che lo possono fare, io soldi in più purtroppo non li ho!!!!!!!bacioni carissima...
RispondiEliminaWWW.ZAGUFASHION.COM
ZAGU FACEBOOK PAGE
Avevo letto questo articolo quanche giorno fa, e sapevo da tempo di questo trucchetto. Non ne capisco il senso, dato che poi ti ritrovi con più di 110.000 fan sulla pagina facebook e una media di 40 commenti sotto ai post di fb e di 100 sul blog. Ma va beh, ognuno gestisce il proprio blog come meglio crede. Alla fine ai brand e alle aziende interessano solo i numeri, non i contenuti. Grazie per essere passata da me!
RispondiEliminaps. mi servirebbe sapere con urgenza di dove sei! C'è un evento domani a Torino e mi piacerebbe che tu partecipassi! Me lo dici nel giro di poco? :D scrivimi qui: entrophia_bge@hotmail.it e ti dico eventualmente i dettagli
Mi piace l'idea che qualcuno mi legga per il semplice gusto di farlo. baci
RispondiEliminaNulla di nuovo... è solo un modo moderno di fare soldi! Però è facile fare smontare questi "bloggerformoney", prima sono finita su un blog di un'appasionata di make-up che proponeva un giveaway (notoriamente un giveaway serve per farsi pubblicità, e ok)ma nelle condizioni per partecipare c'era..
RispondiElimina1. iscriversi al blog
2. fare un post con la notizia che si partecipa al giveaway...
3. diventare fan su facebook????
Ho chiuso il blog e amen! voleva anche una cena pagata e l'iban del mio conto in banca?? :P
Ma sai cosa penso?
RispondiEliminaPenso che questa strategia rappresenta quello che la politica ci ha sempre mostrato, un compravendita infinito dove chi il furbo vince.
Non c'è da scandalizzarsi, tutto ciò è sotto i nostri occhi da sempre, da che mondo è mondo.
Il mondo delle fashion blogger sta facendo ciò che in altri settori ci fa da sempre.
Poi come la sostanza si vede anche senza numeri.
A presto Ave:)
sono certa che prima o poi i nodi vengano al pettine.
RispondiEliminaun blog troppo orientato commercialmente primao poi avrà una implosione (ovviamente ci sono alcune eccezioni che confermano la regola)
http://nonsidicepiacere.blogspot.com
WOW! congrats to chiara! :)
RispondiEliminaNon penso ci sia da scandalizzarsi per il business: nessuno avrebbe da obiettare il fatto che si apra un negozio per passione ma anche per guadagnare con quello che si vende. Così anche aprire un blog sicuramente lo si fa inizialmente per passione, ma se poi si trasforma ANCHE (ma auspicabilmente non SOLO) in business, che male c'è?
RispondiEliminaEsiste sempre e comunque la libertà per i followers di seguire o meno quel blog e quanto propone.
www.lostinunderwear.blogspot.com
Dire che è sconcertante è pèoco, ma sapendo come funziona oggi con i famosi like, ed essendo anche un po prevenuto, ho fatto si che il concorso indetto da un noto store italiano fosse valutato in modo diverso... non ha senso partecipare sapendo che la gente può comprare finti consensi!
RispondiEliminaXoxo
Cara Ave, ho visto la tua replica al mio commento: grazie mille, ho molto apprezzato.
RispondiEliminaIn effetti hai ragione a scandalizzarti, ma ormai io (purtroppo) ci ho fatto l'abitudine e forse non mi indigno abbastanza.
Penso ad esempio alle trasmissioni con il televoto e alla successiva scoperta che i voti venivano acquistati tramite call center, penso al fatto che firmi un consenso per la privacy e poi il tuo indirizzo viene diffuso (probabilmente venduto) ad aziende che ti sommergono di offerte e proposte commerciali, eccetera. Ora si scopre che anche i fan di Facebook o dei blog vengono comperati ... non è certo il mio caso, ho 70 followers, non migliaia e sono sicura che quei 70 leggono il mio blog perché scrivo cose piacevoli e non perché li ho acquistati su Ebay ...
Del resto io faccio proprio così: quasi ogni giorno passo dai blog che mi interessano (tra cui il tuo, che è ai primi posti della mia classifica) per un mio diletto personale e non per "business".
In sostanza: meglio pochi followers, ma veri, piuttosto che molti ma estorti con l'inganno.
E le aziende che vogliono sfruttare la notorietà delle blogger, le selezionino pure in base ai criteri che siano più vicini alla loro mission aziendale. Del resto si fa così da decenni anche in pubblicità, con l'uso dei testimonials. I social network sono sicuramente una delle evoluzioni dei media pubblicitari, dopo la TV, la stampa, l'affissione, ecc.
Mi sono davvero soffermata a leggere tutti i commenti a questo post che non avevo ancora letto.
RispondiEliminaIn effetti è diventato un vero e proprio businness solo che ahimè non ho capito a chi è che sono scomparsi 3000 like dalla pagina, in ogni caso adesso c'è anche una nuova fobia, GFC verrà eliminato dalle piattaforme non blogger e ora tutti si stanno scatenando su bloglovin.....
Fatta la premessa che la blogger in questione non mi piace e non leggo mai il suo blog, trovo che Vipere ed Avvilite siano spesso molto superficiali nei loro attacchi contro le odiatissime fashion bloggers.
RispondiEliminaTi spiego: sicuramente quello che è scritto in questo articolo è la sacrosanta verità, ma il motivo per cui certe bloggers riescono a vivere dei proventi del loro blog non è sicuramente questo!
Gli inserzionisti non pagano sulla base dei followers di Twitter, Facebook o Bloglovin!
Certo, un blog con tanti followers può attirare di più l'attenzione delle aziende... ma se poi quel blog non ha visualizzazioni di pagina (e quindi lettori VERI) non è un blog redditizio.
I banner pubblicitari monetizzano in due modi: percentuali sulle vendite che i lettori del blog fanno sull'e-shop pubblicizzato, oppure "impressioni" ovvero visualizzazioni di pagina.
Considerato che il prezzo medio pagato è 1,5/2 euro ogni 1000 pagine viste è abbastanza facile fare due conti.
Se le bloggers in questione possono fare del loro blog un lavoro vero e proprio è semplicemente perché (ci piaccia oppure no) hanno migliaia e migliaia di visite e pagine visualizzate ogni giorno!
E su quelle non si può barare con le aziende perché nel momento in cui ti pagano per un banner pubblicitario mettono un loro contatore sul tuo blog!
E tra l'altro le Vipere montando le loro polemiche portano ogni giorno svariate centinaia di visite e svariate decine di euro nelle tasche delle bloggers contro cui si accaniscono!
Ma d'altronde hai notato che anche il loro blog è bello carico di banner pubblicitari?!?
Non vedo quale possa essere la soddisfazione di avere dei fan fasulli.. mi sembra una cosa così squallida. Meglio averne meno, come si dice - pochi ma buoni, o in questo caso, pochi ma veri.
RispondiEliminaChe gente che c'è a giro... è proprio vero che non si smette MAI di stupirsi.